Assegnista di ricerca in Filosofia sociale e politica all'Università MIlano-Bicocca, dove lavora a un progetto intitolato “Mutualismi emergenti. Narrazioni e pratiche di reciprocità solidale ai tempi della sindemia”. Dopo essersi laureato in Filosofia all’Università di Torino con una tesi sulle teorie negative della giustizia, nel 2013 ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università di Firenze con una tesi sulla vita e sulle opere di Elias Canetti e sulla rilevanza filosofico-politica di Massa e potere.
Dopo il dottorato ha lavorato in diverse Università a diversi progetti di ricerca, incentrati sul concetto di cittadinanza postnazionale in relazione alle sfide poste dalle migrazioni internazionali (2014-2015) e sul concetto di ipocrisia democratica (2016-2020). Docente di Filosofia sociale presso l’Università degli Studi di Firenze, è autore di diversi contributi apparsi su riviste italiane e internazionali e delle seguenti monografie: "Una teoria negativa della giustizia" (Mimesis, 2014), "Il principio possibilità. Masse, potere e metamorfosi nell’opera di Elias Canetti" (Rosenberg & Sellier, 2017), "Introduzione a Elias Canetti. La scrittura come professione" (Orthotes, 2017) e di "Ipocrisia. Storia e critica del più socievole dei vizi" (Orthotes, 2020). È autore, insieme a R. Calcagno, di "Le imprese recuperate in Italia" (Castelvecchi 2022) e, insieme a M. Alagna, di "Superficialismo radicale" (ETS, 2021).