Il Politecnico di Torino ha radici solide e uno sguardo rivolto al futuro: la sua storia è ormai lunga più di 160 anni, e attraversa tutte le fasi dello sviluppo socio-economico del nostro Paese, fino ad oggi, quando l'Ateneo è riconosciuto a livello internazionale come una delle migliori università europee negli ambiti dell'Ingegneria, dell'Architettura, del Design e della Pianificazione. L’ateneo è nato nel 1859 dalla Scuola di Applicazione per gli Ingegneri e dal Museo Industriale Italiano, che divennero Regio Politecnico di Torino nel 1906. Sul modello delle grandi scuole politecniche europee, l'Ateneo fin dalla sua origine si rivolse, da un lato, al mondo scientifico europeo, ma dall'altro iniziò subito a relazionarsi con l’industria e il mondo produttivo e professionale locali e nazionali, con il contributo di illustri docenti e ricercatori, personalità quali Quintino Sella, Galileo Ferraris o ancora, più avanti, Carlo Mollino.
Sede storica del Politecnico è la residenza sabauda del Valentino. Nel novembre del 1958 venne inaugurato il grande complesso di corso Duca degli Abruzzi, successivamente ingrandito con l’espansione della Cittadella Politecnica, campus dove convivono aule e laboratori, formazione, ricerca e servizi alla città e alle aziende e sede di laboratori di ricerca di grandi gruppi industriali e di start up di successo.
Il Politecnico di Torino è diventato sempre più una scuola internazionale, in cui tradizione e futuro, passato e modernità si intrecciano. Oggi l’ateneo è accreditato dai ranking internazionali come una delle principali università tecniche in Europa, con circa 37.000 studenti, il 19% dei quali sono stranieri, provenienti da oltre 100 paesi.
Al Politecnico, formazione e ricerca nei campi dell’Ingegneria, Architettura, Design e Pianificazione si integrano e fanno sistema per fornire una risposta concreta alle esigenze degli studenti in un’ottica di forte internazionalizzazione delle attività didattiche, di ricerca e di trasferimento tecnologico. Collaborazioni con le migliori università e centri di ricerca nel mondo, accordi e contratti con i grandi gruppi industriali internazionali garantiscono ai laureati occasioni di inserimento nel mondo del lavoro: 9 laureati magistrali su 10 lavorano a un anno dal conseguimento del titolo, con contratti più stabili e meglio retribuiti della media dei laureati italiani (fonte: AlmaLaurea).
Formarsi al Politecnico di Torino significa dotarsi di quelle competenze necessarie ad affrontare i cambiamenti e contribuire a risolvere i problemi più pressanti e gli interrogativi aperti dai tempi che stiamo vivendo. Questo anche grazie alla condivisione con la società degli importanti risultati ottenuti dalla ricerca e la valorizzazione delle attività culturali, come Biennale Tecnologia, sempre più cuore di un ateneo che vuole essere centro di una formazione politecnica che significa ricerca e tecnologia, ma anche cultura: letteratura, arte, musica, cinema e molto altro ancora, in un’ottica sempre più multidisciplinare e aperta.
Ecco cos'è il Politecnico di Torino e dove intende arrivare, nelle parole di presentazione del Rettore per il lancio del Piano strategico per l’Ateneo nei prossimi anni: