Pandemia e lavoro: rischi e diseguaglianze

Facendo uso della nozione di "sin­demia", discuteremo gli effetti dif­ferenziati che la pandemia ha avuto sulla forza lavoro, concentrandosi sulla diversa distribuzione dei rischi di natura occupazionale, reddituale e sanitaria nonché sulla diversa possibilità, per le varie professioni, di accedere al lavoro da remoto. Si metterà anche in risalto l'intreccio che sussiste tra eterogeneità occu­pazionale e dimensione di genere.

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Una sanità rinnovata, tra continuità e discontinuità

La pandemia ci ha reso consapevoli delle scelte che da decenni indebo­liscono la sanità pubblica. Sapremo cogliere l'occasione del PNRR per un nuovo inizio? Sapremo ricono­scere il ruolo del capitale umano, dell'innovazione tecnologica e del patrimonio strutturale per  rinnova­re il sistema di tutela della salute? Una breve analisi dei cambiamenti che tutti auspicano, ma che potreb­bero essere realizzati solo in parte.

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Per una biotecnologia pubblica

La pandemia di Covid-19 ha mo­strato i limiti dell'attuale sistema economico nei singoli Stati e su scala mondiale, con ampie disu­guaglianze nell'accesso ai sistemi sanitari, soprattutto per i vaccini. Tra i tanti modelli alternativi, quello di Cuba ha mostrato che la "Biotec­nologia Pubblica" è una possibili­tà reale, con lo sviluppo di cinque vaccini pubblici e il più alto tasso di vaccinazioni al mondo. Dobbiamo seguire questo esempio?

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Qual è il futuro della riproduzione umana?

È giusto che alcune persone abbia­no caratteristiche genetiche miglio­ri di altre? È etico congelare i propri gameti per conservarli? Quali sono i rischi di mettere al mondo perso­ ne con capacità potenziate? L'utero artificiale renderà i generi meno rilevanti per la riproduzione e la pratica biologica della gestazione? Affrontiamo insieme questioni tec­niche e morali sul futuro della ri­produzione umana.

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Prendersi cura con l'ingegneria

A partire dalla riflessione femmi­nista, l'incontro vuole esaminare alcuni aspetti dell'ingegneria della cura, ovvero quell'ambito ingegne­ristico orientato alla progettazione e alla realizzazione di nuove tecno­logie per la salute. Fornendo alcuni esempi, le ospiti discuteranno su come diffondere una narrativa po­sitiva sull'ingegneria della cura e integrare le capacità empatiche con quelle tecniche.

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Non c'è cura senza prevenzione

Con 34 mila morti nel 2021, il tumo­re del polmone rimane il "big killer" nel nostro paese: arrivare presto a una diagnosi è fondamentale per salvare vite. Una sfida complessa sia per il basso tasso di  guarigio­ne, sia per gli alti costi di gestione a livello individuale e sociale. L' individuazione precoce della malattia attraverso lo screening, unita alla lotta contro il fumo, migliora anche l'efficacia nei percorsi di cura, oltre alla sostenibilità dei sistemi sanita­ri del domani.

Ventilazione: che cosa abbiamo imparato dopo il Covid-19

L'.emergenza pandemica Covid-19 ha riacceso l'interesse, non solo ai tavoli tecnici, sul tema della venti­ lazione e della qualità dell'aria ne­ gli ambienti occupati. Passando dal comfort delle persone all'attenzio­ne per la salute, questo mutamento di paradigma ha portato una forte spinta per l'innovazione tecnologi­ca nel settore, sempre sostenuta dall'analisi costi-benefici.

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