L'importanza del codice sorgente per la società

Il software è ovunque nelle società moderne. Se la sua forma eseguibi­le permette di automatizzare com­piti tediosi, è solo nel suo codice sorgente che troviamo conoscenza comprensibile per gli esseri umani. Se liberamente accessibile, questa conoscenza forma un bene comune digitale che contribuisce alla traspa­renza della società e alla riproducibilità della scienza. Come possiamo curare e preservare questo bene co­mune per il futuro dell'umanità?

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Il sogno infranto della democrazia digitale

Agli albori di Internet sognavamo una democrazia digitale, in cui i cittadini avrebbero avuto il con­trollo diretto sulle decisioni. Nella "democrazia digitale reale" di oggi i cittadini non sono protagonisti, ma reagiscono agli stimoli di leader politici e influencer vari. Che senso ha una democrazia privatizzata che vive sulle piattaforme delle multi­nazionali, lontana dagli ideali delle origini? Come riscattare le promes­se tradite?

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Verso un software per la Scienza Aperta

La Scienza Aperta (l'Open Scien­ce) è un'onda anomala che avrà un durevole impatto sul nostro modo di condurre, condividere e valutare la ricerca. La consapevolezza della necessità di un software open sour­ce aumenta, al pari dell'accesso li­bero ad articoli e dati, nell'impegno di costruire un corpo di conoscen­ze al servizio della società nel suo complesso. I più recenti sviluppi politici verranno esaminati insieme all'iniziativa Software Heritage, vol­ta a preservare e condividere tutte le fonti di dominio pubblico.

 

L'informazione in tempo di guerra

La guerra cambia le priorità. Cam­bia anche il rapporto tra democra­zia e sistema dell'informazione? Anche nelle democrazie la qualità dell'informazione può essere sot­tomessa alle logiche della guerra? Oppure questa è una delle differen­ze che permangono rispetto alle autocrazie?

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Libri aperti

Che forma dovrebbe avere, oggi, un libro di testo? Perché uno stu­dente non dovrebbe disporre, oltre che della copia cartacea, anche di una versione copiabile e linkabile? L'esperienza degli ultimi due anni ha reso ancora più urgente la necessità di un'integrazione: come possiamo trasformare gli strumen­ti digitali in opportunità per il pro­cesso educativo, fin dai primi cicli di istruzione?

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Le macchine di Dio

Con Intelligenza Artificiale e big data, i modelli e gli algoritmi che aiutano gli umani a prevedere le conseguenze delle loro azioni - nel­ la vita quotidiana e nelle decisioni istituzionali - possono assumere un ruolo ingombrante quando la fidu­cia riposta in loro alimenta profezie che si autoavverano. Una simile prospettiva può limitare la nostra capacità di vedere le possibilità al­ternative, vera fonte dell'innovazio­ne sociale e tecnologica.

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Musei e Biblioteche per la città del futuro

Esistono luoghi, in una città, che conservano le tracce del  passato e rappresentano allo stesso tem­po una risorsa  imprescindibile per il futuro. Luoghi come il  Museo e la Biblioteca: spazi pubblici aperti alle persone che producono sape­re, promuovono il libero pensiero, educano i cittadini, sperimentano nuove forme di cultura. Presidi di democrazia, al servizio di tutti, a cui affidare un ruolo cruciale nel ripensare il nostro modo di stare insieme.

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Verso un'intelligenza realmente artificiale

Siamo soliti assumere che l'evo­luzione dell'Intelligenza Artificiale dipenda dalla quantità di dati. E se ci fosse più "intelligenza" oltre la capacità di riconoscere schemi e algoritmi? Se il miglior modo per liberare l'intelligenza fosse coin­volgere le persone in attività più creative? Un'IA orientata a immagi­nare il possibile sarebbe artificiale in quanto basata su infrastrutture di supporto, ma  emanciperebbe la cittadinanza dal mero ruolo del consumo.

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