Categoria
Dibattito
A cura di
Dipartimenti di Scienze Cliniche e Biologiche e di Scienze della Terra dell'Università di Torino & Dipartimento di Architettura e Design DAD e Area Cultura e Comunicazione del Politecnico di Torino

L’incontro è collegato alla mostra allestita per l’occasione al Castello del Valentino dedicata a “La Cosa Pubblica. Salute, Lavoro, Società nelle collezioni storiche dell’Università e del Politecnico di Torino”.

La conferenza è aperta a tutti, previa prenotazione sul sito internet del progetto VICINI a questo link.

Seguiranno alle ore 10:30 una passeggiata aperta a tutti previa prenotazione a questo link e l'inaugurazione della mostra alle ore 12:00 (su invito) con apertura al pubblico dalle ore 17:00 con prenotazione sul sito del Castello del Valentino a questo link.

 

Programma della conferenza

“Medicina Genere-Specifica: un approccio a beneficio dell’intera comunità”

Silvia De Francia, Università degli Studi di Torino

Il giusto approccio di studio in ogni disciplina non è incardinato sul concetto di uguaglianza, ma, piuttosto, su quello di equità. E l'equità non è altro che lo strumento corretto con cui evidenziare in modo costruttivo le differenze che ci caratterizzano, nella malattia come nella salute. Finché continueremo a basarci su un generico concetto di uguaglianza continueremo a commettere errori grossolani. L'approccio sesso e genere specifico nella cura è come una lente attraverso cui è possibile vedere le persone in modo più chiaro, senza pregiudizi, senza semplificazioni. L'approccio di cura mirato è, in sostanza, un atto di democrazia. Tutto deve contare: il sesso ovvero la nostra realtà biologica; il genere, costrutto più ampio in cui ci riconosciamo nel corso della vita. Soltanto mettendo al centro le persone riusciremo a garantire una vera equità nelle cure, come recita la nostra Costituzione nell'articolo 32, sottolineando l'inalienabilità della salute, unico diritto fondamentale.


“Materie prime del Piemonte. Dalle ricerche scientifiche agli impatti storico-sociali ed economici”;

Daniele Castelli, Università degli Studi di Torino

Tra le materie prime del Piemonte, la pietra è sempre stata il materiale da costruzione e ornamentale più utilizzato caratterizzando l'identità architettonica della città di Torino. Qui le pietre sono state utilizzate in edifici storici e contemporanei, monumenti e arte urbana, mostrando lo stretto legame tra un'area urbana e le risorse lapidee naturali e sottolineando il ruolo che la pietra ha avuto nella cultura e nella ricchezza economica della regione Piemonte. La conoscenza delle risorse lapidee (caratteristiche mineralogiche e petrografiche, proprietà fisico-meccaniche, tecniche d'uso e sfruttamento, ecc.), accresce quindi il significato storico e culturale di tali materiali. La grande varietà di pietre ornamentali e da costruzione utilizzate per gli elementi architettonici è certamente il risultato della complessa natura geologica del Piemonte. Nella Regione sono infatti presenti numerose unità geologiche differenti, in particolare, la parte occidentale della Catena metamorfica delle Alpi, il Bacino Terziario Piemontese sedimentario, e un piccolo settore dell'Appennino settentrionale.


“Intelligenze artificiali e naturali al lavoro”

Barbara Caputo, Politecnico di Torino,

Cosa può fare l'intelligenza artificiale per la sicurezza sul lavoro? Il paradigma corrente tende a ribaltare sul lavoratore la responsabilità, con una serie di protocolli da seguire. E' davvero l'unico modo possibile, o possiamo immaginare un futuro di macchine ed ambienti intelligenti che siano in grado di percepire i movimenti del lavoratore e reagire di conseguenza, minimizzando i rischi in maniera dinamica? In questo intervento presenterò alcuni risultati che fanno ben sperare per un futuro diverso per la sicurezza dei lavoratori, con l'AI protagonista.

Scarica la locandina della conferenza (PDF)

Ospiti

Barbara Caputo
Barbara Caputo

Docente al Politecnico di Torino, dove dirige l’Hub AI@PoliTo, e Principal Investigator all’Istituto Italiano di Tecnologia. Ha conseguito il suo dottorato in informatica presso il Royal Institute of Technology di Stoccolma nel 2005.

Daniele Castelli

Laureato in Scienze Geologiche a Torino nel 1981, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze della Terra nel 1987; dal 2005, è professore ordinario di Petrologia e Petrografia presso l’Università degli Studi di Torino.

Segretario della Classe di Scienze fisiche, matematiche e naturali dell'Accademia delle Scienze nel triennio 2018-21, Direttore nel triennio 2021-24.

Modera

Gabriele Beccaria

Giornalista scientifico, responsabile dell’inserto Tuttoscienze de La Stampa.