Stefano Moriggi
introduce Eugenio Giannetta
L'utilizzo delle tecnologie per gestire al meglio le distanze fisiche durante la pandemia di Covid-19 ha contribuito ad alimentare l'idea di storta del digitale come strumento potenzialmente utile ad "aumentare" l'esperienza degli apprendimenti. Occorre ripensare in termini ecologici i dispositivi tecnologici - digitali e non - per gestire criticità e opportunità che contraddistinguo no la società post-mediale.
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Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo 3 di Modena, umanista prestato alle tecnologie per la didattica, segue dal 1995 progetti ed iniziative in questo ambito. Ha collaborato con Indire e altre agenzie formative e universitarie sull’introduzione dell’ICT nella didattica, ha collaborato alla stesura del ‘Piano Nazionale Scuola Digitale’.
Pedagogista, formatrice, dirigente scolastica, ha approfondito i temi che riguardano le problematiche dell’apprendimento, le metodologie di insegnamento, la valutazione, la didattica orientativa.
Da molti anni si occupa di governance e innovazione di scuole ad alta complessità e ha partecipato a numerosi gruppi di lavoro presso il ministero della pubblica istruzione.
Filosofo della scienza e pedagogista. Ha iniziato a dedicarsi alla logica e alla filosofia della scienza quando ha smesso di giocare a hockey a rotelle. Le sue ricerche si sono concentrate su teorie e modelli di razionalità, sui fondamenti della probabilità e sul pragmatismo americano, con particolare attenzione al rapporto tra evoluzione culturale e tecnologia.
Giornalista e autore tv. Scrive per Avvenire, Harper’s Bazaar, Linkiesta, Il Sole 24 Ore.
Collabora inoltre come consulente per la comunicazione con varie realtà editoriali e del Terzo settore. Suoi articoli appaiono e sono apparsi su numerosi siti e riviste tra cui Vanity Fair, Minima e Moralia, Esquire, Elle, Marie Claire, Artribune, La Stampa.