La rivoluzione digitale ha innescato un cambiamento epocale, trasformando a livello microscopico la quotidianità di ogni individuo, oggi alle prese con la necessità di modificare le proprie mappe mentali, e, a livello macroscopico, ridisegnando i rapporti tra noi e la cultura, la società, l’economia, la politica e i media. Il percorso proposto intende fornire spunti per riflettere sull’impatto dell’universo digitale sull’uomo e la società.

Lezione introduttiva con il Prof. Juan Carlos De Martin

 

Incontri di dialogo: aprile/maggio 2021

con Antonio Vetrò e Marco Conoscenti

Per maggiori informazioni scrivere a scuole.biennale@polito.it


Approfondimenti

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Di chi ci fidiamo? Esperti e politica all'epoca dei nuovi media

con Gloria Origgi e Chiara Saraceno

modera: Gabriele Magrin

La reputazione è una questione quanto mai rilevante, oggi, per comprendere la comunicazione e i media, ma anche il rapporto fra sapere esperto e decisione politica. Di chi ci fidiamo? Come diventiamo "degni di fiducia"? Singoli, gruppi, istituzioni; nessuno può trascurare i meccanismi di fiducia diffusi nella società, e come questi si trasformano alla luce della diffusione delle nuove tecnologie.


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L'età senza segreti: come hacker e leaks cambiano la sfera pubblica

con Philip Di Salvo e Anna Masera

Negli ultimi dieci anni, hacker e whistleblower hanno dettato spesso i temi dell'agenda mediatica, per esempio con i casi di WikiLeaks, Edward Snowden e Cambridge Analytica, mostrando il peso politico e sociale della tecnologia. Il giornalismo deve confrontarsi con attori irregolari, come gli hacker, che informano e fanno attivismo, fornendo tecnologie per il reporting di inchiesta e la sicurezza dei giornalisti. Come cambia l'informazione in questo scenario?


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Democrazia e digitale

con Fabio Chiusi, Paolo Coppola, Salvatore Iaconesi, Antonella Napolitano

modera Viola Schiaffonati

La trasformazione operata sulla nostra società dalla tecnologia digitale è un pericolo o un'opportunità per la democrazia? Come possiamo ridurre i rischi e moltiplicare i vantaggi in modo da utilizzare il digitale per rafforzare il modello democratico? La crescente complessità e potenza dei sistemi digitali induce una sfida rinnovata per la difesa dei diritti in un mondo in rapido cambiamento.


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Schermo sarà lei. Non più protagonisti, ma parte del teatro

con Mauro Carbone

Piuttosto che verso la fine degli schermi, la rivoluzione digitale sembra essersi avviata verso l’impiego dei nostri organi corporei come “quasi-protesi” di vari dispositivi digitali connessi. Per quel che riguarda i dispositivi centrati sulla visione, è inevitabile suggerire che i nostri organi possano diventare temporaneamente essi stessi degli schermi. Provocando così inevitabilmente ulteriori destabilizzanti mutazioni nel nostro modo di stare al mondo.


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L’epoca delle passioni condivise. La rivoluzione digitale tra memoria e oblio

con Davide Sisto e Simone Arcagni

I social network sono giganteschi archivi digitali, una via di mezzo tra “autobiografie culturali collettive” (K. Goldismith) ed “enciclopedie dei morti” (D. Kiš). Una quantità incalcolabile di dati che ha generato un’epidemia di ricordi, sepolti nella memoria ma sempre pronti a essere rievocati. Tra mind-uploading e transumanesimo, le conseguenze si riflettono sul presente e sul futuro degli umani, destinati a diventare esseri in grado di ricordare tutto.


greco
Rivoluzione digitale e umanesimo

con Christian Greco

In campo archeologico la rivoluzione digitale ha profondamente trasformato approcci e metodi di lavoro, rischiando di mettere da parte il ruolo degli umanisti e di cambiare per sempre l’esperienza museale. Lo scienziato e l’umanista devono lavorare sempre di più assieme per cercare di dipanare la complessità del mondo contemporaneo, per far sì che il fulcro dell’esperienza di scoperta e di fruizione continui a mettere il primo piano prodotti artistici e documenti archeologici o della storia sociale, con l’aiuto della tecnologia.